Questa mattina, martedì 22 settembre, presso l’Ospedale di Lanzo, sede del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) dell’ASL TO4, a un anno esatto dall’apertura del Centro, è stata presentata la neonata Associazione “In Punta di Cuore”.
E’ un’Associazione – la prima di questo tipo in Piemonte – che nasce in collegamento con il Centro DCA dell’Azienda dall’iniziativa di persone che conoscono il disagio profondo che accompagna i disturbi del comportamento alimentare. “In Punta di Cuore” è un’Associazione autonoma, senza scopo di lucro, di utenti, familiari e amici che hanno trovato accoglienza e cura presso il Centro DCA dell’ASL TO4, di cui ne condividono i principi e gli obiettivi, e di sostenitori del progetto. L’Associazione è già consorziata con “ConsultaNoi”, Federazione delle Associazioni nazionali che si occupano di disturbi del comportamento alimentare.
“Desidero manifestare il mio apprezzamento per l’iniziativa e più in generale per i risultati ottenuti dal Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’ASL TO4 nel suo primo anno di attività. Ho avuto modo di visitarlo nei mesi scorsi, verificando l’importanza del lavoro che viene svolto dai medici e dagli operatori, a supporto dei pazienti e dello loro famiglie” –- ha comunicato l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta. “Sono certo che la neonata Associazione «In Punta di Cuore» potrà contribuire ulteriormente a rafforzare l’attività del Centro.”
“Per il nostro Centro, –- ha dichiarato il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone – la nascita dell’Associazione «In Punta di Cuore» è un sostegno importante per il lavoro quotidiano dedicato alla prevenzione e alla cura dei disturbi del comportamento alimentare. Il loro ruolo può essere strategico per contrastare la diffusione delle patologie alimentari che, come ben evidenzia anche l’Associazione, hanno effetti gravissimi dal punto di vista fisico, relazionale, emotivo, organizzativo e sociale. A questo fine, la condivisione delle esperienze è fondamentale”.
“Questa nuova collaborazione – ha aggiunto il dottor Ardissone – conferma ancora una volta che la sinergia e il «fare sistema» con il territorio, in questo caso rappresentato da un’Associazione di volontariato di settore, permettono di conseguire risultati altrimenti non raggiungibili”.
L’Associazione intende lavorare in un’ottica di prevenzione e di sensibilizzazione in modo da facilitare la diffusione di una maggiore conoscenza e comprensione dei disturbi del comportamento alimentare. Ma si propone anche di fare in modo che familiari e persone che soffrono per patologie alimentari escano dall’isolamento e affrontino con fiducia il percorso di recupero, sostenendoli in questo “viaggio”. È proprio la solitudine, indotta dal pudore e dal riserbo tipici di queste malattie, che facilita l’aumento del disagio.
Come ha riferito la Presidente dell’Associazione, Antonella Forgia: “La nostra Associazione si propone di contrastare la diffusione dei disturbi del comportamento alimentare – anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata – e di favorire la loro conoscenza e dignità di cura. Siamo utenti ancora in cura o dimessi, familiari e amici di persone che conoscono il profondo disagio di queste malattie. Ci accomuna il fatto di aver trovato accoglienza, sensibilità, calore e cura presso il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’ASL TO4, coordinato dalla dottoressa Maria Ela Panzeca, che ringraziamo con tutta l’équipe composta da psicologi, nutrizionisti, infermieri. Abbiamo trovato una valida assistenza e crediamo sia arrivato il momento di «dare», mettendo a disposizione le nostre esperienze e il nostro impegno”.
La costituzione dell’Associazione, insomma, è un punto di arrivo e di partenza importante, per il Centro DCA dell’Azienda, per le persone direttamente interessate dalle patologie alimentari e per le loro famiglie, un approdo che in Piemonte fino a oggi non avevano.
“Un anno fa – ha spiegato il Direttore Sanitario dell’ASL TO4, dottor Giovanni La Valle – abbiamo voluto investire per creare un vero e proprio Centro aziendale dedicato alla prevenzione e alla cura dei disturbi del comportamento alimentare, perché si tratta di problemi che alterano profondamente la qualità di vita degli interessati, che spesso sono giovani, e delle loro famiglie. Abbiamo assegnato una sede fisica appropriata al Centro, l’abbiamo dotata di locali adeguati, abbiamo creato una vera e propria équipe multidisciplinare puntando su risorse già in forze all’ASL e rafforzando, anche con personale di supporto, il piccolo gruppo di operatori che già precedentemente si occupava con grande impegno e competenza di questi problemi, ma in strutture operative diverse. La nuova Associazione si integra perfettamente con il nostro Centro, rendendo ancora più completo il percorso di cura appropriato e chiaro che abbiamo voluto definire per tutti i cittadini della nostra Azienda che soffrono a causa di patologie alimentari”.
I risultati del primo anno di attività del Centro, peraltro, premiano l’impegno dedicato dall’Azienda. Nel settembre 2014 il Servizio è partito con 350 utenti già in carico, con le loro famiglie: il 90% femmine, di cui il 20% con meno di 18 anni, il 30% tra 18 e 24 anni, il 30% tra 25 e 35 anni, il 10% tra 36 e 45 anni e il 10% dai 46 anni in poi. Dopo l’avvio del nuovo Centro, nel periodo ottobre 2014-agosto 2015 sono stati presi in carico 101 nuovi utenti (tutte femmine) con le loro famiglie: 50% dai 13 ai 17 anni e 50% dai 18 ai 30 anni, provenienti per la maggior parte (89%) dal territorio dell’ASL TO4, anche se la percentuale di coloro che provengono dal territorio regionale esterno all’Azienda è in crescita.
Nel periodo ottobre 2014-agosto 2015 sono state effettuate 2.702 prestazioni presso lo stesso Centro (visite psichiatriche, visite nutrizionali, psicoterapie individuali e psicoterapie familiari); sono stati 8 i day hospital nutrizionali, 4 i ricoveri presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, 1 ricovero in Medicina e 2 ricoveri in Rianimazione.
Attualmente il Centro segue 403 utenti con le loro famiglie. La rete è costituita di controlli settimanali psichiatrici, psicoterapici individuali e di gruppo, dietistici nutrizionali e spazi per le famiglie, poiché solo se aiutate le famiglie riescono a gestire i gravi problemi che le ragazze affette da disturbi del comportamento alimentare impongono.
Vogliamo concludere con gli auguri dedicati dalla dottoressa Maria Ela Panzeca, Coordinatore del Centro, alla neonata Associazione: “Già il tuo nome delicato e profondo è foriero di aspettative. «In Punta di Cuore» rimanda a sentimenti delicati e veri come dovrebbe essere quello verso chi amiamo, un amore non imposto, ma proposto, vero, grande e profondo. Un amore come quello per i nostri figli, ma anche per le persone che amiamo e quello verso noi stessi. Un amore che sa attendere la crescita dell’altro affinché l’altro diventi forte, ma con la possibilità anche che disattenda il nostro amore. «In Punta di Cuore» rimanda, quindi, anche alla tenacia con cui, delicatamente, la nostra proposta di amore, anche se disattesa, possa assumere una dimensione più ampia e nulla muoia davvero: né il valore che ha per noi il tempo dedicato a quell’amore né le parti dei nostri figli che abbiamo amato e che non riconosciamo più”.
22 Set 2015
Disturbi alimentari: presentata oggi all’ospedale di Lanzo “In Punta di Cuore”