Fermati bordo di una vettura dopo aver rubato una decina di capi d’abbigliamento griffatii in un negozio di Venaria, per un valore di circa 900 euro. Nell’auto, c’erano altri 2000 euro in contanti che sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Susa, in collaborazione con i colleghi di Venaria. In manette per furto furto aggravato sono così finiti tre cittadini di origine peruviana, due uomini e una donna, di 25, 45 anni e 42 anni; i primi due sono sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di Torino. Erano già stati arrestati nel mese di dicembre scorso dopo aver rubato la borsa a una donna con il sistema delle monetine lanciate a terra, consistente nel distrarre la vittima con un rumoroso lancio di monete sull’asfalto mentre un terzo malvivente si era impossessato della borsa incustodita sul sedile anteriore dell’auto.
Il giochetto era stato però visto dai carabinieri di Susa e Moncalieri che li avevano arrestati nel parcheggio della “Coop” di Piossasco. Sottoposti a restrizione giudiziaria, l’uomo e la donna avevano tentato a gennaio di fuggire in Spagna per evitare un altro eventuale provvedimento. I carabinieri li avevano intercettati e fermati a Ventimiglia e sottoposti a un fermo d’indiziato di delitto e successivamente all’obbligo di dimora nel comune di Torino.
Il terzo componente della banda è stato identificato in un pericoloso ricercato, evaso da Torino il 18 marzo 2015, destinatario di un provvedimento di cattura internazionale richiesto dalla magistratura peruviana per l’estradizione in ragione di una rapina a mano armata, eseguita con altri componenti di una banda, compiuta con il sequestro di 25 persone da questi commessa nel 2010 e operata in un calzaturificio del paese sudamericano. L’uomo era fuggito per evitare il processo e la condanna (pena prevista, indicata nel provvedimento, fino a 20 anni di reclusione). Gli arrestati sono inseriti in un più ampio gruppo di connazionali dediti a furti con la c.d. “tecnica della monetina.
Nell’ambito della stessa indagine, nei giorni scorsi, i carabinieri hanno arrestato altre tre persone e altre sei denunciate, inseriti in un più ampio gruppo di connazionali dediti a furti con la c.d. “tecnica della monetina, perché’ sospettate di aver messo a segno furti col trucco delle monete – quasi sempre donne sole o anziane – e rubarne la borsa lasciata incustodita sul sedile dell’auto. La merce rubata veniva nascosta a casa di insospettabili anziani, all’oscuro di tutto, grazie alla complicità delle loro badanti.
I carabinieri avevano eseguito sei perquisizioni e sequestrato 300mila euro di merce rubata, 90mila euro in contanti e 500 dollari americani, oltre a documentazione riconducibile a transazioni fraudolente in direzione del continente sudamericano.